STUDI E RICERCHE
14 dicembre 2015
Le imprese giovanili umbre al terzo trimestre 2015
di Unioncamere Umbria
In Umbria, alla data del 30 settembre 2015, le imprese giovanili, ossia quelle caratterizzate dalla partecipazione assoluta o maggioritaria di giovani con meno di 35 anni, sono 7.575 e rappresentano il 9,3% del totale delle imprese operanti nella regione. Come già riscontrato per gli anni passati e negli osservatori precedenti, l’Umbria registra una percentuale inferiore di più di un punto percentuale a quella dell’Italia (10,4%), e anche a quella del centro Italia (9,9%). A livello provinciale il territorio ternano sembra avere una maggior propensione del perugino alla imprenditoria giovanile e infatti la percentuale è molto vicina a quella nazionale, con un 10,3% contro un più contenuto 9% di Perugia.
Questa caratteristica unita al fatto che le imprese giovanili a Terni aumentano dell’1,1% (in Umbria e a Perugia calano rispettivamente del 3% e del 4,3%) fa ipotizzare che il dato scaturisca da una forma di autoimpiego giovanile, ancor più giustificato a Terni come “forma di reazione” alle recenti vicende dell’Acciaieria e di tutto l’indotto del settore.
Tav. 1 - Imprese giovanili attive, totale imprese e tasso giovanile al III trimestre 2015
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Registro imprese- Infocamere
Tav. 2 – Indice di imprenditorialità per territorio*
* i dati della popolazione sono relativi al 1 gennaio 2015, quelli delle imprese al III trim 2015
**per giovani residenti si intende la popolazione compresa tra i 18 e i 35 anni
*** per indice di imprenditorialità giovanile si intende il rapporto tra imprese giovanili e popolazione giovanile
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Istat
Interessante è vedere cosa succede in relazione alla popolazione e all’indice di imprenditorialità, calcolato rapportando il numero di imprese condotte da giovani sul numero di giovani residenti (per giovani, in questo caso, si intende la popolazione di età compresa tra i 18 e i 35 anni).
L’Umbria ha dei valori che si avvicinano molto a quelli dell’Italia e dell’Italia centrale con un grado di imprenditorialità giovanile che si assesta sul 4,57% (un po’ più alto del valore nazionale e un po’ più basso di quello delle regioni centrali), con una incidenza dei giovani sulla popolazione totale che è inferiore ad entrambi i territori di riferimento.
Guardando la situazione a livello provinciale e ancor meglio comunale si vede che Terni pur avendo una incidenza giovanile sul totale popolazione più bassa ha una “propensione giovanile” all’imprenditorialità più alta, con un 4,84% rispetto ad un 3,94 di Perugia. Nelle tabelle 3 e 4 il dettaglio dei comuni delle due provincie.
Come accennavamo l’Umbria perde rispetto al III trimestre del 2014 ben 233 imprese giovanili (meno comunque rispetto a quello che succedeva nel 2014 con 293 imprese in meno) con un calo del 3% (quello del 2014 era stato del 3,6 e quello del 2013 del 5,9).
Perdite sempre più contenute negli anni ma comunque superiori al -2% dell’Italia e al -1,8% dell’Italia centrale.
Un -3,0% quello dell’imprenditoria giovanile della nostra regione che manifesta difficoltà maggiori rispetto al totale imprese umbre che rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente perdono solo lo 0,5% (anche in questo caso da evidenziare una maggior perdita del capoluogo di provincia che perde un -0,6 rispetto al territorio ternano che cala solo del -0,1%).
A livello di presenze giovanili nel tessuto imprenditoriale, l’Umbria non può vantare numeri da primato: non va dimenticata infatti la sua particolare composizione demografica che la vede come una delle regioni italiane con la più elevata incidenza della popolazione anziana.
Fig. 1 - Percentuale imprese giovanili su totale imprese per regione – III trimestre 2015
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Infocamere
Dalla figura 1 si può notare come la maggior presenza giovanile nel tessuto imprenditoriale si trovi nelle regioni meridionali, nell’ordine: Calabria (14,9), Campania (14) e Sicilia (13,4). L’Umbria con il suo 9,3 registra una percentuale più consistente solo di 5 regioni, ultima tra tutte con il 7,9% è il Friuli Venezia Giulia.
Fig. 2 - Imprese giovanili – Quota % sul totale delle imprese attive negli ultimi 4 anni (valori al III trimestre)
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Registro imprese- Infocamere
La figura 2 mette in evidenza come è cambiato negli ultimi anni il peso delle imprese giovanili sul totale imprese sia a livello della nostra regione che a livello di Italia centrale e di valori nazionali. In quattro anni le imprese giovanili hanno perso gradualmente un punto percentuale e questa perdita è comune a tutti e tre i livelli anche se leggermente più evidente per la nostra regione (l’Umbria passa da 10,3 a 9,3; l’Italia centrale da10,8 a 9,9 e l’Italia da 11,3 a 10,4)
La crisi ha ridotto la consistenza delle imprese giovanili in quasi tutte le regioni italiane. Incrementi si sono avuti solo in Trentino-Alto Adige (+1,2 per cento), e in Campania (+0,2 per cento), mentre le riduzioni più rilevanti si sono registrate in Molise (-4,7 per cento), in Basilicata (-4,4 per cento) e in Abruzzo (-4,2 per cento).
Come sono cambiate le cose negli ultimi 5 anni?
L’Umbria nel III trimestre 2011 registrava 9.066 imprese giovanili, in 4 anni sono passate a 7.575 perdendo progressivamente terreno, addirittura -5,9% (dal 2012 al 2013) e registrando comunque la variazione negativa meno significativa in quest’ultimo trimestre 2015, con un -3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Nel grafico sottostante possiamo vedere come si sono mosse le imprese giovanili e il totale imprese negli ultimi anni.
Fig. 3 - Numero delle imprese giovanili e variazione tendenziale delle imprese giovanili e del totale imprese in Umbria (anni 2012-2015)
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Registro imprese- Infocamere
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