STUDI E RICERCHE
Il sistema imprenditoriale del settore turistico in Umbria
di Unioncamere Umbria
Da una fotografia del settore turistico a inizio estate (i dati sono aggiornati al 30 giungo 2015) sono 6.440 le sedi di imprese Umbre che “ci lavorano” e la ripartizione per provincia di chi opera nel turismo vede il 77% della concentrazione a Perugia e il restante 23% a Terni.
Tav. 1 ‐ Sedi di impresa nel settore turistico allargato al II trimestre 2015 e variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – Umbria e provincia
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Infocamere
Confrontando i dati del II trimestre 2015 con i rispettivi periodi degli anni precedenti la variazione percentuale del numero di imprese esaminate registra un +2,3% a livello regionale, con la provincia di Terni che segna un +3,4 rispetto ad un più modesto 2,0 di quella di Perugia.
Grafico 1: Umbria e provincie – variazione percentuale del numero di sedi nel settore turistico allargato anni (i dati si riferiscono al 30 giugno dei vari anni)
Le 6.440 imprese del settore turistico allargato (strutture ricettive –alloggio e ristorazione, trasporti e altri servizi al turista) rappresentano il 7,92 % del totale imprese. Dal Grafico 2 si nota che negli ultimi 6 anni il peso del comparto turistico è passato da circa un 7% a quasi un 8%.
Grafico 2: Incidenza del settore turistico sul totale imprese negli ultimi 6 anni (i dati si riferiscono al 30 giugno dei vari anni)
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Infocamere
Tav. 2: Incidenza del settore turistico sul totale imprese per comparti in Umbria e per provincia – II trimestre 2015
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Infocamere
Per quanto concerne la forma societaria il 42,13% sono imprese individuali, il 37,19% società di persone, il 18,57 società di capitali.
Tav. 3 Le sedi in Umbria per natura giuridica, composizione percentuale Incidenza del settore turistico sul totale imprese per comparti in Umbria e per provincia – II trimestre 2015
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Infocamere
Grafico 3: Incidenza sedi del comparto turistico sul totale nelle regione al II trimestre 2015
Comparando poi la situazione a livello nazionale si nota che l’Umbria si assesta al 13° posto rispetto alle altre regioni italiane per incidenza percentuale del settore esaminato con l’Italia che registra un 8,7 e l’Italia Centrale un più ampio 9,5 (giustamente motivato da Lazio e Toscana) (grafico 3)
Quanto detto per le sedi si rafforza, rendendo ancora di più l’idea dell’importanza del fenomeno del turismo, se si esamina brevemente quello che accade per le localizzazioni.
In Umbria al 30 giugno 2015 sono 8.660 le unità locali in totale, di queste il 74,4% sono rappresentate dalle 6.440 sedi, seguono le UL con sede in provincia con il 20,1% e le UL con sede fuori provincia: queste ultime rappresentate per il 4,8% dalle 1° ul e lo 0,7 dalle restanti.
Tav. 4 – Localizzazioni nel settore turistico allargato al II trimestre 2015 e variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – Umbria e provincia
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Infocamere
Rispetto allo stesso trimestre del 2014 anche per le localizzazioni, così come visto per le sole sedi d’impresa, si conferma una crescita del 2,4%: Terni cresce più di Perugia (+2,7% rispetto al 2,3%), un inversione di tenenza rispetto agli anni precedenti che, eccezion fatta per il II 2014, ha sempre visto una crescita maggiore nella provincia di Perugia. Il 76% (75,99) si trovano nella provincia di Perugia e il restante 24% in quella di Terni.
Nella composizione delle UL vediamo che il 7,6% a Terni è rappresentato delle 1°UL con sede fuori provincia che rappresentano solo il 3,95% per Perugia, nel totale delle UL con sede fuori provincia, quindi Terni con l’8,51% risulta più attrattiva del capoluogo di Regione (che si ferma al 4,54).
Tav. 5 – Variazioni percentuali negli ultimi 5 anni per regione e per provincia
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Infocamere
Tav. 6 – Ripartizione % del tipo di localizzazioni nel settore turistico allargato per le provincie di Perugia e Terni – II trimestre 2015
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Infocamere
Rispetto al totale delle unità locali umbre il settore turistico pesa l’8,8%, e si colloca al 12° posto tra le regioni italiane, con un valore più basso si di quello nazionale (+9,3%) sia dell’Italia centrale (+10,2%).
Grafico 3: Incidenza sedi del comparto turistico sul totale nelle regione al II trimestre 2015
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Infocamere
Esaminando il comparto dal punto di vista degli addetti questi, sono al 30 giugno 2015, risultano essere 25.7101, costituendo il 9,4% degli addetti totali in Umbria.
In Italia gli addetti del settore pesano 8,1% mentre il valore dell’Italia centrale si avvicina maggiormente a quello dell’Umbria con un 9,6.
I bilanci delle società di capitale operanti nel settore turistico allargato
L’analisi dei bilanci per le società di capitale operanti in Umbria nel settore turistico allargato per le due annualità 2012‐2013 permette di evidenziare alcuni dati significativi.
I dati aggregati riguardano rispettivamente 694 bilanci per il 2012 e 743 per il 2013, mentre per il 2014 si è preferito rivedere l’analisi a fine anno in attesa di avere i dati al completo, attualmente disponibili solo per il 60% delle aziende del settore. In particolare il valore della produzione 2013 dell’intero comparto è di € 623.901.819,00 inferiore a quello registrato nel 2012 pari € 647.758.427,00.Al calo di valore della produzione del 2013 si contrappone un miglioramento del Margine Operativo Lordo (MOL) che dai € 34.337.357 del 2012 passa ai € 35.778.973 del 2013 esprimendo l’efficienza produttiva delle imprese, ovvero la capacità di coprire con i ricavi commerciali il costo degli investimenti, sottratti tutti i costi di esercizio.
In forte crescita il settore della ristorazione e somministrazione che ha visto incrementare il valore della produzione da 153.483.226 del 2012 ai 165.477.495 euro del 2013. Si incrementa anche il valore della produzione del settore della ricettività dai 108.222.094 del 2012 ai 113.264.857 euro del 2013.
Questi dati positivi tuttavia non hanno un riscontro a livello di risultato operativo e risultato netto che, pur se con un lieve miglioramento, continuano ad avere valori ampiamente negativi.
Valori negativi si registrano anche per Roe e Roi di settore che esprimono la ridotta capacità dell’impresa di produrre reddito per la proprietà e per i finanziatori, non considerando chiaramente sia la gestione finanziaria, che quella tributaria e straordinaria delle imprese.
Anche l’indicatore di liquidità immediata non ha un dato positivo evidenziando una situazione più preoccupante principalmente nella ricettività che registra un valore medio pari allo 0,4%.
Osservatorio Benchmarking Alberghiero
Unioncamere Umbria, con la collaborazione della Confindustria e Confcommercio ed il supporto di RES e STR Global, raccolgono quotidianamente da un campione di 35 alberghi umbri (2.120 camere), utilizzando lo standard metodologico internazionale, alcuni dati utili ad elaborare il tasso di occupazione (Occupancy), la tariffa media giornaliera (ADR) e il ricavo medio per camera (RevPAR).
I dati di performance delle strutture alberghiere, aggregati in rapporti mensili e settimanali, descrivono l’andamento di settore del territorio e permettono di valutare l’impatto di iniziative, eventi regionali e politiche commerciali adottate.
Dal grafico si evidenziano dati positivi per il settore alberghiero in ripresa dal mese di aprile con un rallentamento nel mese giugno. Segnali altrettanto positivi sono stati registrati per l’occupazione media delle camere anche se nel mese di giugno si è registrata una flessione del ricavo medio per camera disponibile. Luglio e Agosto hanno confermato il trend positivo dell’occupazione delle camere e del RevPAR, mentre il valore dell’ADR ad agosto ha subito una lieve flessione.
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