STUDI E RICERCHE

31 dicembre 2012

Il ritorno dei “cervelli”

di Anna Ascani

Un pezzo importante dell’Umbria più dinamica e innovativa si trova fuori dai confini nazionali. I media parlano di “ brain drain ” e di  “fuga dei cervelli” come di una risorsa persa. Nel rimettere in moto il nostro tessuto economico e sociale, infatti, è necessario coinvolgere anche chi ha scelto di partire per costruire altrove il proprio progetto di vita. Secondo  un’indagine condotta da “ITalents”, infatti,  ben l’86% degli espatriati (addirittura oltre il  90% nella fascia di età tra i 30 ed i 34 anni e  con titolo di studio elevato) dichiara di essere  disponibile a collaborare, fornendo la propria  esperienza e le proprie competenze, per contribuire alla crescita e al miglioramento del  proprio paese d’origine. Ma chi sono gli umbri all’estero? Da un’indagine condotta sui dati AIRE (Anagrafe degli  Italiani Residenti all’Estero) dei 92 comuni  umbri risultano iscritti quasi 30.000 umbri  residenti all’estero. Sono persone in prevalenza giovani (il 51% degli iscritti ha meno  di 45 anni. Sul totale degli emigrati umbri  (vedi cartina alla pagina accanto), la massima concentrazione attuale rimane localizzata  in Europa, essenzialmente nell’area Centro- Settentrionale, ma è rilevante anche la rotta  verso il Sud America, l’Argentina in particolare (con il 9% degli iscritti AIRE). L’AUR sta diffondendo, poi, il questionario  Keep in Touch appositamente studiato per capire chi sono, cosa fanno, e le loro aspettative  rispetto alla loro terra d’origine. Dalle prime  risposte inviateci (circa un centinaio), possiamo tracciare un primo identikit. Chi risponde al nostro questionario ha dimestichezza  con gli strumenti informatici ed è giovane  (età media sui 36 anni), uno su due è nato  in Umbria e l’ha lasciata in virtù di aspettative lavorative e di vita migliori. Soprattutto,  le risposte ci confermano il classico quadro  di aspettative deluse e “fuga di cervelli”: il  40% di chi risponde ha un titolo di studio  alto (dottorato, master e specializzazione) e il  32% una laurea triennale. Nonostante questo, il 51% dichiara di voler tornare, se possibile, a vivere in Umbria, ed il 53% con l’idea  di creare un’impresa sul territorio regionale. Brain Back Umbria si cala in questo scenario,  e punta a creare canali privilegiati di rientro  tra aziende umbre e giovani talenti all’estero,  fornendo un’occasione di arricchimento alle  imprese, all’economia e alla società umbra.  Un primo passo per rendere l’Umbria una Regione attrattiva e moderna. Gli obiettivi che il progetto  Brain Back Umbria si propone sono:

• riattrarre talenti in Umbria : favorire il loro  ritorno e fare in modo che sia un ritorno di  successo. Il progetto, attraverso un avviso  pubblico, mette a disposizione di chi sceglie  di tornare strumenti finanziari per lo  start- up d’impresa o di lavoro autonomo, accompagnati da percorsi specialistici di formazione, incubatori d’impresa, consulenze  specialistiche;

 • dare l’opportunità, per chi ha scelto di rimanere all’estero, di contribuire alla crescita economica e culturale della Regione :  www.brainbackumbria.eu vuole essere il  portale della Community degli umbri all’estero, utile alle imprese umbre interessate  ai mercati esteri, alle istituzioni e agli enti  culturali della nostra Regione, per scambiare  esperienze e promuovere collaborazioni con  gli emigrati umbri;  

• fornire un servizio gratuito alle aziende  umbre :  www.brainbackumbria.eu contiene  una sezione dedicata all’inserimento dei  profili aziendali, in cui le imprese potranno presentarsi, indicare il proprio settore  merceologico ed i mercati di riferimento ed  un questionario conoscitivo rivolto agli umbri all’estero, finalizzato a conoscere le loro  professionalità ed esperienze. Dal  matching tra le informazioni contenute in queste due  sezioni le imprese umbre che intendono  internazionalizzarsi, accedendo ad un’area  riservata, potranno usufruire delle informazioni sugli emigrati umbri che si trovano  all’estero, con l’obiettivo di trovare i profili  che meglio rispondono alle proprie esigenze  e ciò in modo totalmente gratuito. Infine,  attraverso la  newsletter si intende veicolare,  a migliaia di contatti, tutte le informazioni  principali sul progetto e sull’Umbria e le novità sui principali eventi culturali e turistici  della Regione.

Creata la Community, quindi, l’ambizione è  invogliare il maggior numero di umbri all’estero a “ripensare” alla nostra regione. Anche solo per turismo: una parte del portale,  infatti, è dedicata alle bellezze della nostra  Umbria, terra di cultura, paesaggi incontaminati, grandi eventi culturali, centri storici che  guardano al futuro, piccoli borghi dove la vita  scorre ancora come una volta e un’antica cultura del buon cibo e del buon vivere.