RACCONTAMI L'UMBRIA

Umbria’s Heart, 48 Hours in the stunning city of Perugia

Articolo partecipante per la sezione Turismo, Ambiente e Cultura - Raccontami l'Umbria 2016

di Lorenza Bacino

TESTATA: Italia!

DATA DI PUBBLICAZIONE: Febbraio 2016

 

48 ore a Perugia

Sedere sui gradini di marmo della centrale Cattedrale di San Lorenzo, prendendo il sole e gustando una tradizionale piadina con il prosciutto è stato un modo perfetto di cominciare la mia visita a Perugia.

Mentre mi guardavo intorno attraversando Piazza IV Novembre, mi sentivo come se stessi guardando un cartellone pubblicitario di United Colours of Benetton con gruppi di bei ragazzi da tutto il mondo che si incontravano, parlavano, ridevano e mangiavano nella principale via pedonale Corso Vannucci. Sono qui per studiare. Perugia è sede di un’università fin dal 1308 – e questo la rende una delle più antiche città universitarie d’Europa. Dal 1921 c’è anche un’università per stranieri, inizialmente fondata per insegnare arte e cultura italiana. Nel 1992 questa è diventata parte integrante dell’università di Perugia ed ora, in conseguenza di questa ‘promozione’, vanta un programma di studi più ampio e variegato.

Oggi c’è un brusio particolare nell’aria perché sono in corso i preparativi frenetici dell’annuale Festival Eurochocolate; il suono dei martelli risuona per le strade e le bancarelle nascono a ritmo quasi allarmante.

Mettendo da parte la mia mappa decido di vagare per le vie secondarie, per vedere cosa riesco a trovare e nello stesso tempo per fuggire dal caos del centro città.

Presto inciampo nella suggestiva Via della Viola, una strada stretta, e chiaramente un centro di creatività artistica e culturale. Graffiti e dipinti contemporanei adornano i muri, in mezzo a ogni tipo di divertenti creazioni artistiche – alcune appese, altre sporgenti.  E sono profondamente compiaciuto della pungente sensazione che tutto ciò conferisce a questa città etrusca e medievale. E il silenzio... sono l’unica persona che cammina per strada in questa mattinata di sole.

Perugia è appollaiata su un’alta collina, tipico del modo in cui gli etruschi – il popolo che ha originariamente fondato Perugia, un po’ di tempo prima che arrivassero i romani – sceglievano la posizione per le loro città. Ed è ancora un luogo in qualche modo disordinato, con una struttura multi-strato, con strade di ciottoli che portano ad archi e torri, alcuni dei quali risalgono veramente al periodo etrusco. Tuttavia è facile da esplorare, e ci sono vari punti in cui si può dare uno sguardo alle colline e le città umbre circostanti, come la bella Assisi che si scorge in lontananza. 

Le migliori viste che ho scoperto sono quelle che si godono da Via Indipendenza, Porta Sole e dalla terrazza del Mercato Coperto.

Perugia si esplora meglio a piedi, con accesso dal parcheggio nella parte bassa, in Piazza Partigiani. Una moderna scala mobilesale dalla Piazza, passando per l’antica Rocca Paolina, per portarvi infine in Piazza Italia al centro della città. Questo è un modo eccezionale di apprezzare le capacità di costruzione degli etruschi in quanto è possibile vagare attraverso i passaggi sotterranei. A me sembra un modo inconsueto di raggiungere una città, eppure per gli abitanti, che utilizzano il percorso quotidianamente e sono apparentemente dimentichi di questa unicità, è solo un modo per andare da una parte all’altra della città.

Da Piazza Italia, è possibile arrivare alla parte superiore di Corso Vannucci, da cui iniziare la passeggiata attraverso Perugia…

Cosa fare e vedere

La Galleria Nazionaledell’Umbria

Ci sono 20 stanze ciascuna a due piani in questa impressionante collezione, che ospita opere realizzate dal 13° al 19° secolo. C’è qualcosa di misterioso eppure piacevole nel vagare fra queste stanze da soli ammirando lavori importanti di artisti come il locale ‘Il Perugino’, (Pietro Vannucci), Pisano, Raffaello per citarne solo alcuni. 

Il Nobile Collegio del Cambio

La storica sede delle corporazioni di cambia valute proprio accanto alla Galleria Nazionale dell’Umbria. Ciò che è interessante qui sono i pregiati affreschi del Perugino, ma sono degne di nota anche le collezioni di monete d’oro e d’argento antiche e medievali e le bilance utilizzate per pesarle.

Perugia ha un atteggiamento protettivo nei confronti degli affreschi del Perugino e non è possibile fotografarli. Sono incantevoli da ammirare da vicino però, e sono riuscito a ottenere una fotografia ufficiale per questo pezzo.

Il Palazzo dei Priori (Il Municipio)

Proprio di fronte alla Cattedrale, affacciato su Piazza IV Novembre, questo palazzo in stile gotico fu costruito all’inizio del 1300. Di fronte alla piazza si possono vedere gli stemmi intagliati di Perugia: un grifo e un leone di bronzo. All’interno c’è la meravigliosa Sala dei Notari, con i suoi archi dipinti e affreschi che conservano ancora dei colori sorprendentemente brillanti.

La Cattedrale di San Lorenzo e Fontana Maggiore

Scendendo le scale del Municipio, vi troverete presso Fontana Maggiore e la Cattedrale di San Lorenzo. Questa Fontana medievale fu costruita fra il 1277 e il 1278 come parte dei festeggiamenti per l’indipendenza di Perugia. Ha 25 lati che raffigurano santi, segni dello zodiaco, scene della Bibbia ed eventi della storia romana.

Alla destra della Cattedrale c’è un piccolo ingresso che vi porta al Pozzo Etrusco. È stretto, buio, umido ed un’opera alquanto straordinaria di ingegneria idraulica. La data è un po’ incerta ma si pensache sia stato costruito fra il IV e il III secolo a.C. E’ profondo 37 metri ed ha un diametro di cinque e durante il periodo etrusco forniva acqua all’intera città. Il vostro biglietto consente anche l’accesso alla Cappella di San Severo, a pochi passi di distanza. La piccola cappella merita una visita in quanto ospita un fantastico affresco di Raffaello e Il Perugino, e probabilmente riuscirete a contemplarla in privato perché è un po’ lontana dalla strada principale.

Casa Museo di Palazzo Sorbello

Questo è stato uno dei miei posti preferiti a Perugia. Risalente al XVI secolo, Palazzo Sorbello è una bellissima casa privata che è a suo tempo appartenuta a molte famiglie nobili perugine. Nel 1780 fu acquistata dai Marchesi Bourbon di Sorbello. Ha un’impressionante biblioteca con soffitti affrescati. Una delle ragioni per cui mi è piaciuta così tanto è perché,  del tutto per caso, mi sono imbattuto in uno dei libri di mio padre nella collezione storica privata – era un corrispondente di Guerra e Uguccione Ranieri(1906-1969) collezionava questo tipo di opere perché anche lui aveva a che fare con la Guerra, fu decorato dagli Alleati nel 1945 per il suo contributo. A parte questo, qui ci sono molte edizioni rare, manoscritti, scritti e collezioni private. L’arredamento e le lampade risalgono al XVIII secolo e c’è una meravigliosa collezione di porcellane che comprende anche porcellane cinesi dell’epoca Qianlong (circa 1775). All’arrivo, si è accolti nell’atrio principale, in cui c’è una libreria e una terrazzo che si affaccia su Perugia e Assisi.

Palazzo della Penna

Il vostro biglietto per la Galleria Nazionale dell’Umbria vi consente anche di entrare nella galleria d’arte moderna, Palazzo della Penna. Qui potrete trovare collezioni d’arte temporanee e permanenti dagli anni 60 agli anni 90 del 1900. Potete controllare le mostre in corso su http://www.perugiacittamuseo.it/it/palazzo-della-penna.html

Oratorio di San Bernardino

L’oratorio ha una bellissima facciata rinascimentale e fu costruito in onore di San Bernardino da Siena. L’interno è gotico e l’altare è costituito da un sarcofago paleocristiano del IV secolo.

Perugia è estremamente ricca di storia antica. Non esistono molti luoghi in cui i romani siano ritenuti relativamente moderni! Ma ci sono anche sorprese contemporanee. Per esempio esisteva un laboratorio per ricamatrici in Umbria fra il 1904 e il 1934, gestito da Romeyne Robert Ranieri, Marchesa di Sorbello.

Cosa fare e vedere

Tour di Perugia in autobus

Piccoli autobus rossi partono da Piazza Italia per regolari tour guidati della città. È possibile scegliere un tour della città, un tour del cioccolato o un tour archeologico. Attenzione, l’autobus è piccolo – a volte riesce a malapena a passare per le strette strade di Perugia e mi sono trovato ad abbracciare il sedile di fronte e a stringere i denti mentre procedeva di gran carriera giù per alcune delle strade più esterne. Dimenticatevi di riuscire a scattare foto, ma è una buona presentazione della città per farvi un’idea di cosa volete fare e vedere.

Giardini del Frontone e Abbazia di San Pietro

Alla fine di Corso Cavour, vi imbatterete nei Giardini del Frontone. Tradizionalmente questo era il luogo in cui accademici e pensatori si riunivano per discutere e dibattere di problemi filosofici. Attualmente è più un luogo dove godersi una passeggiata serale e discutere argomenti più banali con altri proprietari di cani. I giardini si trovano di fronte all’Abbazia di San Pietro, il cui chiostro e monastero ospitano la Facoltà di Agraria. Vale la pena perdere un po’ di tempo per fare un giro dei chiostri, ma anche per entrare nella basilica. Qui c’è una navata grandiosa dall’alto soffitto, con 18 colonne di granito che risalgono al 966 e seguite da secoli di aggiunte architettoniche oltre a una ricchezza di dipinti e sculture umbre.

Il Museo Archeologico di Perugia (MANU)

Sempre lungo Corso Cavour si trova il Museo Archeologico, con la sua vasta collezione di artefatti preistorici, etruschi e romani. Qui potrete trovare collezioni curiose – per esempio l’ampia collezione di amuleti di Giuseppe Bellucci contenente di tutto da superstizione, folklore, religione alla stregoneria, gravidanza e una miriade di discipline mistiche, urne e vasi dell’età del bronzo, e splendidi calici di vetro del II secolo. Da qui su si gode anche una splendida vista sulla valle.

Mini viaggio in metro

In alternativa alla scala mobile per entrare a Perugia, provate una mini corsa in metro. I bambini ameranno questo curioso aggeggio senza conducente che sfreccia lungo le rotaie elettriche da vari punti della città alla periferia, arrivando infine in un parco a tema. E 'un po' come un ottovolante e mi sono divertito solo a salire e vedere dove sarei finito!