RACCONTAMI L'UMBRIA
Tesori d’Umbria. Tra le strade dell’olio e la bellezza che incanta
Articolo partecipante a Raccontami l'Umbria 2020 - sezione Turismo Ambiente e Cultura
di Mauro Orrico
L'Umbria incanta. Per storia, paesaggi, cultura. È l’anima verde d’Italia, una regione dove la natura incontra l’arte e la spiritualità, nella terra che fu di San Francesco, di pittori medievali e dei tanti artisti che l’hanno scelta come luogo in cui vivere. L’Umbria è la terra dell’olio d’oliva e del buon vino, di splendidi borghi, di paesaggi che conquistano e di una cucina che sa farsi amare. Scoprire l’Umbria significa immergersi in un tour emozionale che dai suoi borghi si dipana tra campagne, mondi sotterranei, laghi e tesori che raccontano storie millenarie.
Strade strette e tortuose, una rocca, edifici storici: Perugia è il capoluogo di regione. Un gioiello tutto da scoprire, anche grazie al suo MiniMetro, l’innovativo sistema di trasporto automatico su rotaia con trazione a fune che permette di spostarsi comodamente in città. Perugia è un incontro di vicoli medievali in cui perdersi, tra panorami mozzafiato e salite da fare tutte d’un fiato. Come trascorrere dei giorni in città? «La prima cura sarà di non aver fretta, di camminare dappertutto molto lentamente e senza meta e di osservare tutto quello che i suoi occhi incontreranno», così suggeriva lo scrittore Henry James, innamorato della città. Mura etrusche e un delizioso centro storico medievale, questa è Perugia, città di golosi e di artisti. Luogo di cultura per eccellenza, è sede di ben due università: l’Università degli Studi, fondata nel 1308, e l’Università per stranieri, la più grande d’Italia. C’è poi la Perugia antica, la più conosciuta, quella circondata da due cinte murarie: quella esterna di età medievale, rimasta intatta per alcuni chilometri e la cinta etrusca, più all’interno. Lungo il suo percorso si incontrano diverse porte, come il Cassero di Porta Sant’Angelo. Entrando da porta San Pietro, si scorge la basilica gotica di San Domenico; i chiostri e il convento accolgono il Museo archeologico nazionale dell’Umbria. Palazzo dei Priori è la sede della Galleria Nazionale, al cui interno sono conservati capolavori come il Polittico di Sant’Antonio di Piero della Francesca ed il Polittico di San Domenico del Beato Angelico.
L’Umbria dei borghi
Assisi
La mancanza di uno sbocco sul mare non si fa sentire, perché al suo posto c’è un patrimonio artistico e architettonico che non ha davvero nulla da invidiare ad altre regioni. I borghi umbri sono il gioiello di questa terra, si potrebbero impiegare settimane a scoprirli tutti. Alcuni in particolare meritano una visita irrinunciabile, almeno una volta nella vita.
Sicuramente uno dei borghi più belli è Assisi, celeberrima meta di pellegrinaggio in Italia perché qui nacquero due veneratissimi santi, San Francesco e Santa Chiara. La Basilica di San Francesco affrescata da Giotto è un capolavoro. E poi la Basilica di Santa Chiara, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, l’Oratorio dei Pellegrini. Ma Assisi è anche la Rocca Maggiore, il Tempio di Minerva e l’Anfiteatro Romano. Passeggiare per i vicoli medievali di Assisi è un assoluto piacere.
A pochi passi dalla cittadina, ai piedi della Basilica dedicata al Santo, c’è un luogo forse più conosciuto all’estero che in Italia, meta di turisti provenienti da tutto il mondo: il Bosco di San Francesco non è solo uno splendido esempio di paesaggio rurale italiano di 64 ettari e oltre 800 anni di storia. Il Bosco è un vero e proprio cammino interiore alla scoperta di quel messaggio di perfetta armonia tra uomo e natura che San Francesco insegnò al mondo.
Bosco di San Francesco
Il viaggio “nell’altra metà di Assisi” inizia dalla porta nel piazzale antistante la splendida Basilica e prosegue tra terreni boschivi, campi coltivati, radure, oliveti, la chiesa di Santa Croce, i resti di un ospedale e di un monastero, un ponte, un mulino e un’antica torre – opificio dalla quale è possibile ammirare il Terzo Paradiso, la straordinaria opera di Land Art del Maestro Michelangelo Pistoletto, realizzata appositamente per il Bosco con 121 alberi di ulivo. Aperto al pubblico nel novembre 2011 dopo un lungo e complesso restauro conservativo e paesaggistico, il Bosco di San Francesco è oggi un Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano.
Duomo di Orvieto
Scendendo verso sud, Orvieto appare, dall’alto della sua rupe, come una città mitica, dalla storia antica e un patrimonio artistico sublime. Il centro storico di rara bellezza conduce al Duomo, uno dei più spettacolari capolavori di arte e architettura tardo medievale – rinascimentale italiani. Ma tra i vicoli del centro si possono ammirare diversi altri palazzi signorili, perché qui hanno vissuto famiglie nobili e hanno soggiornato papi. Orvieto ha anche una estesa ‘vita’ sotterranea fatta di cantine, colombaie, cisterne. Grazie al progetto Orvieto Underground oggi è possibile scoprire la Città Sotterranea con il suo straordinario patrimonio di 1200 grotte, cunicoli, pozzi e cisterne. Una delle più affascinanti opere ipogee della città è il Pozzo di San Patrizio, nel quale è possibile calarsi grazie alle scale che scendono a spirale per 53 metri. Ai piedi della rupe di Orvieto sorge anche la”Necropoli del Crocifisso del Tufo” che risale al VI secolo a.C. con le sue numerose iscrizioni di epoca etrusca che attestavano la proprietà dei sepolcri. Restando in città, meritano una visita la Cappella di San Brizio, Piazza del Popolo, il Museo dell’Opera, la Torre del Moro.
Nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il borgo di Norcia è famoso per le sue eccellenze alimentari, in primis il profumatissimo tartufo. Ma anche il borgo stesso è una piccola meraviglia e ospita il monumento dedicato a San Benedetto da Norcia, il portico delle Misura, la Basilica di San Benedetto, la Cattedrale di Santa Maria Argentea e le suggestive mura medievali.
Spoleto
Uno dei borghi più belli dell’Umbria è Spoleto, che ha in realtà le dimensioni di una piccola città con una sua lunga storia, che va dalla preistoria al rinascimento, passando per il massimo splendore del periodo medievale. Il Ponte delle Torri è il simbolo della cittadina, come il suo bellissimo Duomo, la Chiesa di San Ponziano e la Chiesa di San Pietro, il museo archeologico e di arte moderna, ospitato nel bel Palazzo Callicola. Spoleto ospita anche il celebre Festival dei Due Mondi, una rassegna internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che si svolge annualmente in città dal 1958, nelle calde serate di giugno e luglio.
Narni
Tra piazze e botteghe, viette e scalinate, scorci panoramici e particolari più suggestivi, Narni ha un centro storico piccolo ma ricco di luoghi da scoprire. Percorrendo la Flaminia in direzione sud verso Narni, è possibile ammirare, in posizione dominante rispetto al borgo medievale, la Rocca Albornoz, possente e antica fortezza, successivamente dimora di papi, cardinali e condottieri, edificata nella seconda metà del XVI secolo. Nel cuore della cittadina, nel centro storico si scorgono Porta delle Arvolte, Piazza Garibaldi con l’omonima fontana, ricostruita in seguito al saccheggio del 1527, Porta Romana, il Duomo di San Giovenale, Porta del Votano, Palazzo dei Priori, impreziosito dalla bella torre civica e dalla loggia del Gattapone, la chiesa di Sant’Agostino, la chiesa di San Domenico, il Museo di Palazzo Eroli – settecentesca dimora nobiliare dell’omonima famiglia. Anche a Narni c’è un mondo sotterraneo da scoprire, con le visite guidate attraverso i meandri della storia narnese: grazie agli scavi archeologici, è stata scoperta e restaurata una cripta del XII secolo e l’abside di quella che un tempo era la cattedrale della città, Santa Maria Maggiore.
Todi
Su una collina sulla valle del Tevere, sorge Todi, un borgo di stampo squisitamente medievale in cui vale la pena visitare Piazza del Popolo, il Palazzo del Capitano (con la Pinacoteca Comunale), la Concattedrale della Santissima Annunziata, il Palazzo dei Priori, la Chiesa di San Fortunato.
Gubbio
Un’altra vera e propria perla dell’Umbria è Gubbio, ai piedi del Monte Ingino. Proprio sulla cima di questo monte, raggiungibile in funivia, c’è la Basilica di Sant’Ubaldo da cui si gode anche di un panorama molto speciale. Nel centro storico, meritano una visita il Duomo, il Palazzo dei Consoli con il Museo Civico, la Chiesa di San Francesco e il Palazzo del Bargello.
Da segnare in agenda per un tour tra i borghi umbri c’è anche Spello, con il suo Anfiteatro, le mura augustee, Villa Fidelia, la Pinacoteca Civica, Palazzo Baglioni, così come meritano una visita Castiglione del Lago, con la Rocca del Leone e il suo suggestivo camminamento sui bastioni, Bevagna, abbracciata da mura romane e medievali, e Deruta, il borgo della ceramica che sorge vicino a Perugia e ha tramandato nei secoli l’arte delle maioliche e della pittura.
Le Strade dell’Olio Dop
Colline, uliveti, borghi medievali, santuari, castelli. La Strada dell’Olio Dop d’Umbria è una gioia per gli occhi. Sono terre di silenzio e meditazione, di santi e di olivi secolari. Come quello di Bovara, frazione di Trevi, che ha 1700 anni e sorge nel luogo del martirio del primo vescovo di Trevi, Sant’Emiliano che dà il nome all’olivo, uno dei più antichi d’Italia. E proprio a Trevi, sorge il Museo della Civiltà dell’Ulivo mentre Montecchio ospita, presso il Vecchio Frantoio Fratelli Bartolomei, il Museo dell’Olio e.v.o.
La qualità dell’olio umbrio merita un museo e anche molto di più: aroma intenso, sapore amaro e piccante, colore ambrato che muove dal verde all’oro.
L’Olio Dop d’Umbria è quello prodotto nelle terre dei cinque Colli, che corrispondono a cinque comprensori in cui insistono varietà diverse e climi leggermente differenti: sono i Colli del Trasimeno, i Colli Martani, i Colli Assisi e Spoleto, i Colli Orvietani e i Colli Amerini.
Abbazia di Sassovivo, Foligno
La Strada dell’olio dop Umbria passa per Assisi, partendo dalle zone di Gualdo Tadino e scendendo a Sud verso Spoleto prima e poi puntando verso Cascia, per terminare attorno a Perentillo. Passare da qui significa attraversare anche piccoli gioielli come la splendida Abbazia di Santa Croce in Sassovivo a Foligno, le già citate Spello, Orvieto e Castiglione del Lago, ma anche Città della Pieve, Giano dell’Umbria con la sua Abbazia benedettina di San Felice e l’Ulivo secolare di Macciano, San Feliciano, Torgiano, Massa Martana, Magione, Gualdo Cattaneo, Bevagna, Campello sul Clitunno, Montecastello di Vibio, dove è d’obbligo una visita al Teatro della Concordia, il teatro più piccolo del mondo.
L’olio Dop è il miglior ingrediente per assaporare la gustosisima cucina umbra con i suoi tanti piatti tipici, come i primi piatti a base di funghi e tartufi, gli Agnolotti alla norcina, gli Umbricelli al pomodoro, le polpette di Sant’Antonio, il ragù di castrato, gli Strangozzi al pesto di cime di rapa, la Cicerchiata, la Rocciata umbra, e poi gli immancabili salumi e formaggi.
Per valorizzare e promuovere il territorio ad alta vocazione olivicola della Regione Umbria, nel 2004 è nata l’Associazione Strada dell’Olio Extravergine di Oliva Dop Umbria. Tra le tante attività e servizi proposti, l’associazione fornisce ogni informazione circa i frantoi e i borghi situati sui cinque Colli. Lo scorso 3 e 4 dicembre, ha presentato alla stampa e agli operatori del settore la nuova annata dell’olio Dop d’Umbria, orgoglio del Made in Italy. E c’eravamo anche noi.
L’Umbria contemporanea
Umbria Jazz
Il turismo crescente, la stimolante vita universitaria rendono l’Umbria una meta di vacanza anche per i viaggiatori più giovani e per chi è attratto da un’offerta culturale più contemporanea. Perugia, oltre al suo ampio patrimonio artistico offre eventi e manifestazioni di fama internazionale, come l’Eurochocolate in autunno, ma soprattutto Umbria Jazz, il più importante festival musicale jazzistico italiano nato nel 1973, diventato in questi anni uno dei più importanti al mondo per gli appassionati di musica jazz. Nei giorni della rassegna, la musica invade ogni luogo, dai piccoli club, ai teatri, alle strade e alle piazze, in un’atmosfera magica con spettacoli e concerti che si susseguono ad ogni ora della giornata, da mezzogiorno fino a tarda sera. Perché l’Umbria è tutta da vivere e da gustare. Anche di notte.
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