RACCONTAMI L'UMBRIA
30 giugno 2011
Raccontami l’Umbria 2011
Premio Internazionale di Giornalismo
di La Redazione
Biografia Breve
Marco Hagge, fiorentino, giornalista RAI e coordinatore della Rubrica TGR Bellitalia, quest’anno alla 13ma edizione. È In forza alla redazione di Firenze. Bellitalia, rubrica nazionale in onda il sabato su Rai Tre, si propone di raccontare l’Italia dei beni culturali intesi nella loro totalità, dalle collezioni d’arte al paesaggio, dai centri storici alle tradizioni popolari, descrivendoli come parte integrante e fondamentale dell’identità italiana, evitando sia i tecnicismi che la banalità, nella consapevolezza che la realtà e normalmente più imprevedibile e stupefacente di ogni manipolazione.
Motivazioni Il servizio di Hagge non si limita ad esaltare la palese bellezza delle celebri cascate - le più alte d’Europa e recentemente dichiarate SIC, cioè sito di importanza comunitaria – ma sottolinea in particolare il loro essere un “perfetto esempio di interazione tra uomo e natura”. Non tutti sanno, infatti, che le cascate hanno un’origine artificiale, risalente ad un intervento di oltre 22 secoli fa. Nel 271 AC, infatti, si decise di favorire la tracimazione delle acque del Velino in quelle sottostanti del Nera, per eliminare l’impaludamento nella zona reatina. A questo primo intervento si sono succeduti nei secoli numerosi altri aggiustamenti fino a quello decisivo del 1781, sotto il pontificato di Pio VI, che fino ad oggi si è rivelato perfetto. Da allora le cascate sono state fatte oggetto di tappa obbligata nel Grand Tour e musicisti, pittori e letterati sono venuti da mezza Europa ad ammirarne lo spettacolo: il giornalista, a tal proposito, ricorda soprattutto la figura di Lord Byron che alla cascata dedicò vibranti parole di ammirazione. Più recentemente le cascate hanno d’altronde sviluppato quella valenza di riserva energetica che ha permesso lo sviluppo nella zona di uno dei più importanti poli europei dell’acciaio, dando origine ad uno sviluppo industriale che connota la zona del ternano a tutt’oggi. E proprio il coniugare territorio e impresa era una delle caratteristiche premianti previste nel bando di Raccontami l’Umbria. Le immagini accompagnano magnificamente il parlato di Hagge, che non si limita a descrivere il sito delle Marmore ma va letteralmente a monte, ripercorrendo il percorso dei due fiumi che danno origine allo spettacolo, in particolare citando il lago di Piediluco che è un’altra importante attrattiva di quel territorio. Un ultimo accenno Hagge lo riserva alla pratica sportiva del rafting, interessante risorsa indiretta fornita dalle cascate. In conclusione si può ben dire che il giornalista fiorentino ha saputo andare al di là dei 165 metri d’altezza delle cascate per descrivere un unicum del territorio non solo umbro bensì europeo, in cui, una volta tanto, l’intervento dell’uomo sulla natura non ha causato smottamenti, inquinamento o altri danni irreparabili ma ha altresì prodotto un equilibrio perfetto, ancora oggi fonte di bellezza e ricchezza senza pari.
Biografia Breve
Anissia Becerra, italoamericana, dottore di ricerca in filosofia ed ex ricercatore-assegnista presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, è un’appassionata naturalista interessata alle forme storiche dell’interazione tra natura, culture ed economie locali. Collabora da anni come giornalista free-lance per Bell’ltalia, Gardenia, Airone (ed altre testate del Gruppo Mondadori/Cairo Editore). Ha frequentato la scuola di fotografia del reporter Angelo Tondini e si sta oggi specializzando nella creazione di fotoreportage in cui testi e foto si integrano in una partitura di maggiore forza espressiva.
Motivazioni
L’articolo descrive con suggestione il piccolo borgo di Castelluccio di Norcia arroccato su un poggio tra i monti Sibillini e situato a 1.453 mt di quota. Il borgo, sorto nel XIII secolo, e rimasto ai più sconosciuto fino agli anni ‘60 a causa del rigido inverno (-25°), viene “riscoperto” nell’ultimo ventennio per un turismo d’élite, diventando una delle località più ricercate del Parco Nazionale dei Monti Sibillini per la verginità del territorio. L’articolo descrive con toccante precisione le difficoltà dei castellucciani durante l’inverno, come ad esempio l’usanza di suonare le campane della chiesetta del paese durante la bufera, per indicare la strada agli sfortunati viandanti. Il testo offre, inoltre, una panoramica vivace delle attività sportive praticabili in pieno inverno: ciaspolate diurne e notturne, ma anche snow kite, sci da discesa, sci alpinismo, sci escursionismo, un modo per invogliare anche le generazioni più giovani a scoprire la bellezza del luogo. Uno spaccato interessante è offerto, inoltre, dalle indicazioni enogastronomiche della cittadella di Norcia (con le sue stuzzicanti “norcinerie”) e dalle varie strutture alberghiere che il sito offre (da alberghi d’élite a b&b e agriturismi rustici incantati). L’articolo è stato scelto per l’originalità e l’esattezza delle informazioni fornite, con dettagli e riferimenti molto utili per “scoprire” il territorio umbro più incantevole e meno noto.
Biografia Breve
Gemma O’Doherty Philosophy, University College Dublin 1990-1992: English Language Teacher, Zaragoza, Spain 1993-1994: MA, Equality Studies, University College Dublin 1995-2011: Feature Writer and Travel Editor, Irish Independent. 2000: National Campaigning Journalist of the Year. 2007: Senior Feature Writer
Motivazioni
L’articolo sembra il racconto di una fiaba di una famiglia irlandese nel territorio umbro, attraverso un viaggio in macchina che rivela la bellezza incontaminata del “paradiso umbro”. Da Assisi a Perugia a Reschio, fino alle colline più inesplorate in una gita mozzafiato. Dall’enogastronomico, all’architettura delle case scavate nella pietra, ai dipinti di Giotto: l’autrice – da attenta escursionista – offre un affresco incantevole dell’Umbria nei dettagli più insoliti. Una visita al Castello di Reschio introduce un attento excursus sulle vicende della nota famiglia Bolza e la vendita dei vari poderi a stranieri “romantically minded” in cerca del loro “idillio italiano”. Un’attenzione da sempre volta a trasformare l’Umbria in una delle regioni italiane più gettonate da stranieri d’élite nei periodi di residenza. L’articolo pone anche un interessante confronto tra l’Irlanda e l’Umbria, dove vi è una lodevole attenzione nella conservazione del territorio attraverso leggi regolatorie rigide volte a preservare la bellezza del luogo. Il racconto invoglia non solo turisticamente ma “culturalmente” ad atterrare in questo “paradiso terrestre” e a non tralasciare nessun aspetto delle esperienze “mistiche” che si presenteranno ai visitatori.
“Il Premio è una iniziativa che si inserisce nella continuità degli interventi che la Camera di Commercio rivolge alla promozione del territorio e delle migliori produzioni del nostro sistema d’impresa” ha affermato il Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni in occasione della premiazione, che ha aggiunto: “La nostra cultura, la nostra arte, il nostro ambiente e il nostro modo di produrre hanno bisogno di essere valorizzati e promossi, anche attraverso il sistema dei media, con particolare riguardo alla capacità di coniugare i temi del territorio e dell’impresa. Il Premio Raccontami l’Umbria va in questa direzione: sollecitare e attirare l’interesse per un “prodotto” straordinario, che tuttavia per essere apprezzato deve prima di tutto essere conosciuto.
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