RACCONTAMI L'UMBRIA
La commedia ternana approda in Iran
Articolo partecipante per la sezione Turismo, Ambiente e Cultura - Raccontami l'Umbria 2016
di Arnaldo Casali
TESTATA: Il Giornale dell’Umbria
DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 Maggio 2015
TERNI – Il dialetto ternano sbarca in Iran, tradotto in persiano. Fosse il primo aprile, si penserebbe a pesce, invece è proprio così: perché le commedie di Italo Conti – il più importante e prolifico commediografo ternano contemporaneo – sono state tradotte in persiano dalla giornalista della Mehr News Agency, Hoda Arabshahi, e verranno presentate il 10 maggio alla Fiera internazionale del libro di Theran.
Obiettivo: sviluppare le relazioni interculturali tra Italia ed Iran. Un progetto all’interno del quale, Arabshahi ha già tradotto per il teatro iraniano autori italiani del livello di Eduardo De Filippo e Carlo Goldoni. L’erede di Renato Brogelli e Alighiero Maurizi si troverà quindi ad affiancare i mostri sacri del teatro italiano all’interno di un’area espositiva di 4800 metri quadri che l’anno scorso ha contato la presenza di oltre 500000 visitatori al giorno, 2500 editori iraniani e rappresentanze straniere di 77 diversi paesi del mondo.
La commedia di Italo Conti, pubblicata dalla casa Editrice Kelar in rappresentanza dell’Italia, contiene l’atto unico Sei per otto e la commedia in due atti Aria Condizionata.
Una scelta non casuale, quella della Kelar: Conti è infatti – tra i drammaturghi umbri – il più rappresentato in Italia e all’estero: sono infatti oltre 250 le compagnie teatrali che mettono in scena i suoi testi e 1300 repliche andate in scena fino ad oggi. D’altra parte ad essere tradotto, Conti, è già abituato: le sue commedie sono state adattate infatti fino ad oggi in più di 30 dialetti italiani di ogni parte d’Italia.
“Negli ultimi anni – spiegano da Mehr News Agency – molti drammaturghi italiani sono stati proposti. Molti di questi si occupano di commedia sociale e per questo interessano a molti registi iraniani. Per questo motivo la classe drammaturgia italiana può dare uno sviluppo positivo alle relazioni interculturali tra Italia e Iran”.
Ovviamente, nella traduzione in persiano si perdono molti giochi di parole. “Questo rende il lavoro del traduttore molto difficile, ma altrettanto interessante. Molte commedie come queste hanno caratteristiche comportamentali, nelle figure morali e culturali che mostrano queste particolarità”.
Nato a Terni nel 1958, Conti ha vinto numerosi premi tra cui la Biennale nazionale di poesia “Guido Modena”, il premio Claudio Spinelli per l’Umbria e tre premi nazionali per testi commediografici, e si dedica ormai da anni a tempo pieno alla scrittura di commedie teatrali. Ad oggi ne ha partorite 22, alcune delle quali sono state messe in scena – oltre che da decine di compagnie amatoriali di ogni parte d’Italia – anche da nomi del calibro di Simona Marchini, Pierfrancesco Poggi e Natalino Balasso.