RACCONTAMI L'UMBRIA
Guida del viaggiatore: Umbria
Articolo vincitore Raccontami l'Umbria 2012- sezione web
di Julius Honnor
TESTATA: Independent.co.uk
DATA DI MESSA IN ONDA: 11 GIUGNO 2011
Dal parcheggio appena fuori le mura cittadine di Perugia, una serie di scale mobili conduce ivisitatori attraverso gli scuri sotterranei della cinquecentesca Rocca Paolina per farliriemergere, poi, con gli occhi che faticano ancora ad abituarsi alla luce del sole, all’inizio diuna delle più affascinanti vie medievali d’Italia, il Corso Vannucci. La rocca fu volutamentecostruita sopra le abitazioni della sconfitta signoria locale ad emblema della dominazionePapale. Oggi, scendendo dalle scale mobili, se ne possono ancora osservare gli interni che lacostruzione della rocca ha sì sovrastato ma anche inglobato e protetto.Al di sopra del livello del suolo non si vede ormai più molto di quella che una volta fu unafortezza di proporzioni colossali. Chiedete a qualcuno del posto e vi sentirete spiegare conorgoglio come la locale tradizione del pane “sciocco” risalga proprio alla “guerra del sale”,mossa nel 1540 contro il Papa, creativo affronto alla prepotenza del potere centralizzato. Lastoria può o meno essere vera; quel che è sicuro, in ogni caso, è che 150 anni più tardi, dopol’unità d’Italia, gli Umbri non si fecero pregare per demolire l’odiata cittadella.Questa adorabile vena anticonformista sopravvive anche nell’Umbria dei nostri giorni, anchese il suo singolare spirito rimane spesso ben celato sotto una coltre di rurale indifferenza.Equidistante da Roma e da Firenze, il cuore verde d’Italia è sempre stato segnato dal continuoandirivieni fra il nord e il sud del paese senza esserne, tuttavia, mai travolto. I suoi borghicollinari di straordinaria bellezza sono fari di pietra in un mare di boschi e verdi colline. Lastoria sotterranea è di casa, specialmente a Perugia, Narni, Todi e Orvieto; e, da un punto divista archeologico nei musei Umbri sono Etruschi a Romani a farla da padroni. In ogni caso,il periodo storico che ha lasciato le tracce più profonde nella psiche urbana contemporanea diuna regione in cui molte delle strade cittadine sono rimaste pressoché intatte negli ultimi 500anni, è quello medievale.Anche la religione ha lasciato la propria impronta sulla regione, ma, anche nei casi piùispirati, non si tratta altro che di una spiritualità pastorale e spiccatamente anticonformista.Non a caso, San Francesco lasciò Assisi per vivere nei boschi, predicare agli uccelli edincontrare il lupo; il regista Franco Zeffirelli non fu il solo a ritrarre il Santo come una sorta dileader contro-culturale nel suo film biografico del 1972, Fratello Sole, Sorella Luna. LaChiesa Cattolica non riuscì forse a cogliere pienamente lo spirito Francescano vista lamastodontica mostruosità con cui decise di attorniare la semplice cappella silvestre del Santoe Assisi è luogo in cui l’affluenza di bus turistici va ampiamente a superare la popolazionelocale. Anche qui, in ogni caso, sfuggendo i negozi di souvenir, non vi sarà difficile avvistareanziane signore intente a lavare le scale di casa ed appendere i panni ad asciugare al solementre il marito se ne sta a bere un bicchiere di vino e a giocare a domino.Ignorata dallo sviluppo conosciuto dal resto d’Italia per buona parte del XX secolo, l’Umbria può ancora apparire intrappolata in una bolla temporale, molto più lontana dalla politicaRomana e dai soldi del nord di quanto effettivamente lo sia. Qui le domeniche sono ancorasoporiferamente lente, negozi ed uffici chiudono per una lunga pausa pomeridiana e, adAgosto, le città vengono letteralmente abbandonate dagli abitanti diretti verso le spiagge. Conl’eccezione di Assisi, quello di turismo pare essere un concetto ancora del tutto nuovo e,francamente, meglio così. In Umbria raramente si trovano le folle di turisti della Toscana efuori stagione – periodo che in alcune località dura la maggior parte dell’anno – potreteviaggiare in lungo e in largo senza incontrare un altro straniero.La spina dorsale della regione è costituita dalla catena montuosa degli Appennini, ricchi diluoghi tranquilli. .Tutto l’anno e, in particolare, d’estate, anche le cittadine più piccole si riempiono di feste,sagre e festival dedicati ai temi più disparati, dal cioccolato di Perugia, agli sbandieratori allepercussioni. Alcuni di questi eventi, come Umbria Jazz, festival Perugino del jazz, in svolgimento dall’8 al 17 Luglio e il classicoFestival Dei Due Mondi di Spoleto , insvolgimento dal 24 Giugno al 10 Luglio, sono ormai assurti a fama internazionale.Le piazze adagiate alla sommità delle cittadine collinari Umbre sembrano fatte apposta perconsumare lunghi pasti accompagnati dagli ottimi vini locali e ricchi di deliziose pastecondite con i misteriosi tartufi che crescono sotto le radici degli alberi della regione. L’oliod’oliva Umbro è unanimemente riconosciuto come uno dei migliori d’Italia; e anche il vino,spesso ottenuto da uve Sagrantino in stupende cantine a conduzione familiare, è di assolutaeccellenza.L’Umbria sta lentamente cambiando, grazie agli sforzi di produttori di nicchia impegnati acreare aziende vinicole da paesaggi intatti e grazie al suo straordinario patrimonio culturale edartistico; la regione abbonda di straordinarie bellezze artistiche ed architettoniche, da quelleEtrusche a quelle Futuriste; bellezze che sono anche e soprattutto avvicinabili grazie al fattoche raramente i grandi gruppi di turisti diretti Toscana si spingono tanto a sud o a est.Ma a parlare di questa regione come una sorta di “Toscana senza turisti” come fanno molti,non le si rende certamente giustizia in quanto l’Umbria va fiera del proprio particolarecarattere, un carattere rustico e rurale ma anche creativo e personale, raramente sfacciato eappariscente e per questo tanto più meraviglioso.
Stupende passeggiateI monti e le colline della catena Appenninica, che occupa la porzione orientale della regione,offrono luoghi straordinari in cui fare lunghe passeggiate; ciò vale in particolare per il parconazionale dei Monti Sibillini (sibillini.net), situato a cavallo fra l’Umbria sud-orientale e levicine Marche. Qui i cinghiali (e le salsicce di cinghiale) sono di casa e non è raro scorgere unlupo grigio o addirittura un orso bruno.Fra questi monti, le nebbie mattutine si addensano fitte su vasti altipiani sovrastati da picchiinnevati. In primavera e nei primi mesi d’estate, le piane si colorano di meravigliosi fioriselvatici mentre in altre stagioni sono celebrate per le lenticchie che vi si coltivano. L’alta eremota Castelluccio, nei pressi di Norcia, è base ideale per escursioni fra ampie colline erbosee faggete.Altre aree in cui fare belle passeggiate campestri sono, fra le altre, le foreste decidue del parcoregionale del Monte Cucco (discovermontecucco.it), nel nord della regione, e la boscosaValnerina.Il morbido Monte Subasio, rilievo sulle cui pendici sorge la cittadina di Assisi, è uno deipaesaggi montani più accessibili della regione.
Vita lacustreIl quarto per estensione fra i laghi Italiani, il Lago Trasimeno, ad ovest di Perugia, è un vastospecchio di acque poco profonde racchiuso fra basse colline. Le sue tre boscose isolette – laPolvese, la Maggiore e la Minore – furono visitate da San Francesco. Il lago, che hamantenuto nei secoli parte delle proprie antiche attività peschiere, ha rivestito per moltotempo grande importanza strategica – fui qui che l’Impero Romano subì una delle peggiorisconfitte della sua storia quando Annibale, attraversate le Alpi con il suo esercito e tanto dielefanti al seguito, attirò l’esercito Romano di Flaminio in un’imboscata in cui perironoalmeno 15.000 soldati.Le acque tiepide e calme fanno del Lago Trasimeno il luogo ideale per gli amanti del kitesurf.Provate la Scuola Kitesurf (scuola-kitesurf.it) al Lido di Tuoro. Se preferite nonbagnarvi, la pista ciclabile di 24km che da Castiglione del Lago (dove potrete noleggiare levostre biciclette) porta a Torricella, sul lato opposto del lago, è una delle rare opportunità cheil territorio Umbro vi offre di fare una pedalata in pianura.€€
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