RACCONTAMI L'UMBRIA
Cammino di San Francesco: tappe, video e i consigli pratici
Articolo partecipante a Raccontami l'Umbria 2018 - sezione Turismo, Ambiente e Cultura
di Simona Scacheri
Quando fare il Cammino di San Francesco? Quali sono le tappe di questo cammino? Cosa serve sapere prima di iniziare a percorrere il cammino? Ma si dice Cammino di San Francesco o Via di Francesco?
… Potrei andare avanti con le domande per un’altra mezz’ora, ma facendo una sintesi: eccovi una piccola guida che intende raccontare tutte le informazioni che ho raccolto nel corso delle mie due diverse esperienze lungo il cammino di San Francesco, più correttamente detto Via di Francesco, parte nord.
Cammino di San Francesco o Via di Francesco, come si dice?
Queste sono quelle peculiarità poco utili quando si è in cammino, ma importanti da sapere quando si fanno ricerche pre partenza… E vi dico subito: non sperate in una risposta chiarissima. Spiego.
Io vi andrò a parlare e raccontare della VIA DI FRANCESCO, creata e fondata da alcune persone davvero meritevoli (tra cui Gigi Bettin) e ritenuto ufficiale anche dalle regioni.
Si dice però spesso Cammino di San Francesco e lo diciamo tutti noi, ma nel concreto il termine è sbagliato visto che questa via in realtà è una via che unisce alcuni luoghi importanti per la vita di San Francesco, alcuni posti essenziali per la sua storia e in cui San Francesco passò o pregò, ma la Via di Francesco non è un cammino fatto da Francesco.
Usiamo però il termine “Cammino di San Francesco” per indicare anche questo percorso. E tanti altri generici che riguardano la vita del santo.
Ma se volete sapere il termine corretto: Via di Francesco. Parte nord o parte sud.
Così mi hanno insegnato e io ve lo dico.
Cosa sapere prima di partire?
Qui alcuni dei miei post già scritti con tutte le info necessarie prima di partire:
> Cosa serve sapere prima di iniziare il cammino lungo la via di Francesco
> Organizzare il cammino di San Francesco: consigli pratici pre-partenza
> Cosa portare in cammino in autunno o in inverno?
Guide per la Via di Francesco
1. La via di Francesco di Paolo Giulietti e Gianluigi Bettin.
Questa guida è a mio parere essenziale per affrontare il cammino. Tutto ben indicato, facile da usare.
2. La Via di Francesco. Guida e taccuino per il viaggio di Fabrizio Ardito – Touring Editore
Questo invece è una taccuino veloce che dà dei parametri a volte diversi ma comoda e con delle ottime altimetrie.
3. La Via di Francesco di Fabrizio Ardito – Touring Club
Un libro copertina rigida nuovo, di quelli perfetti per farsi un po’ di cultura prima di partire. Molto bello, questa non è una guida, ma un libro da tenere anche nel tempo.
Quando fare il cammino di San Francesco?
Personalmente, non lo farei in estate… II massimo dell’altitudine toccata si aggira sui 1200 metri, tantissime sono le zone senza ombra e in alcune tappe si cammina anche su asfalto e con il caldo, immagino il piacere. Ma siccome lo fanno in tanti, posso solo dirvi: acqua! Tanta acqua, anche 3/4 litri… perché quando si cammina 7/8 ore, vi assicuro, serve.
I periodi migliori invece sono la Primavera e l’Autunno, si sa… Ma a mio parere anche l’inverno è adatto. Nel mio caso riconosco di aver avuto una grande fortuna non avendo trovato neve, ma quando si cammina il freddo non crea grandi disagi se giustamente abbigliati.
Al contrario, si evita di sudare di continuo. Grande contro però: le poche ore di luce.
Tracce Gps e mappe
La Via di Francesco Parte Nord (che è l’unica che ho percorso per intero al momento) è decisamente ben segnalata. I segnali tipici sono gialli e blu, ma questi li troverete quasi solo in Umbria.
Nella parte toscana in realtà si seguono per lo più i segnali Cai bianchi e rossi quindi avere dietro una traccia gps può aiutare a non confondersi e a restare sempre sul tracciato.
Entrando invece in Umbria ricordo di aver sorriso perché mi avevano accolto qualcosa come 5/6 segnali gialli e blu… E per tutto il tratto umbro davvero difficile non vedere i segnali.
Personalmente ho scaricato le tracce GPS da qui.
Non ho però di contro usato mappe che non saprei neanche indicarvi (sapete che non so dirvi se c’è o meno?). Come contributo cartaceo usavo le guide, ma questo vi fa capire quanto la segnaletica sia affidabile.
Dove dormire lungo il Cammino di San Francesco?
Dormire lungo il cammino di San Francesco è facile, a volte bellissimo per il livello altissimo delle strutture, ma vi dico già, dimenticatevi il sogno del Cammino di Santiago e i suoi prezzi!
L’Italia da questo punto di vista non è ancora strutturata, manca un turismo ancora interamente dedicato ai camminatori e sicuramente in tal senso c’è ancora tanto da fare, ma sappiate che Francesco’s Ways (il consorzio a cui mi sono rivolta per farmi organizzare il dormire lungo il mio cammino invernale) è già un primo passo in tal senso.
Per risparmiare se no basta rinunciare all’agio e ai soliti confort e richiedere sul sito ufficiale l’elenco delle ospitalità povere.
La scelta quindi c’è, sta a voi valutare e capire le vostre esigenze a seconda del periodo annuale e del budget.
Per quel che riguarda il campeggio libero vi dico la verità, qui non l’avevo neppure valutato e in effetti lo vedrei davvero complesso. La maggior parte delle zone sono urbanizzate, anche dormendo tra una tappa e l’altra, alle volte, non sarebbe possibile.
Per questo non lo consiglierei, ma se si alterna campeggio libero e strutture, credo ce la si possa fare. Mi direte voi se provate!
Cosa aspettarsi: livello difficoltà?
Come sempre non è facilissimo stabilire un livello di difficoltà essendo quanto mai soggettivo, ma vi dico la mia.
Per chi ha fatto il cammino di Santiago, sappiate bene: altra roba!
Questo ve lo dico nonostante io non abbia mai fatto il cammino di Santiago, ma tutti quelli che hanno avuto a che fare con i due cammini, le guide e gli autori delle guide stesse che ho avuto il piacere di conoscere dichiarano come il Cammino di San Francesco sia molto più impegnativo rispetto al Cammino di Santiago (quello più noto).
Come sempre penso poi che dipenda molto dai tempi con cui sia fa un cammino e dal numero di giorni di cammino: se provate a farlo in 8 giorni tirati senza saltare neppure un km e senza fare pausa, sicuramente la Via di Francesco è un cammino impegnativo e richiede un livello di allenamento buono – eccome (No, beh, la tappata 36 km la fanno quelli che di allenamento ne hanno tanto, ma tanto eh, a mio parere).
Se invece lo fate come me, evitando le tappe da 30 km al giorno, arrivando a un massimo di 26/27 km al giorno e mettendo pure una tappa di riposo, il cammino non è troppo complicato e con un allenamento medio o anche un po’ meno, ce la si fa.
Io non mi sono affaticata troppo: una media di 25 km al giorno, nonostante i vari dislivelli che erano in media di 600/700 metri a salire o scendere, se allenati, si fanno. Precisiamo: il pomeriggio quando arrivavamo a destinazione, Michele e io ci buttavamo nel letto per rilassarci e guardare la tv, a dire: distrutti! Ci riposavamo e con gioia.
Itinerario e tappe Via di Francesco – parte nord
1 tappa
Dal Santuario di La Verna a Pieve Santo Stefano
Facile
Km 15 percorsi + 2 per Santuario
Tempo di percorrenza: 4/5 ore dipende dal passo e dalle pause
Dislivello a salire: 257
Dislivello a scendere: 959
Consigli tappa 1: questa tappa è semplice e piacevole. Pochissimo il dislivello a salire. L’ho fatta due volte: la prima volta faceva caldo, la seconda faceva un grande freddo eppure a meno che non piova a dirotto, non ho mai notato problematiche.
2 tappa
Da Pieve Santo Stefano a Sansepolcro
Super difficile
km 36
Tempo di percorrenza: 10 ore
Dislivello a salire: 1132
Dislivello a scendere: 1510
Consigli tappa 2: questa tappa, è – a mio parere – infattibile tutta in un giorno, ma… badate bene ma… c’è chi l’ha fatta. Con mia massima stima. Diciamo che mi è stato spiegato da Gigi (sempre Bettin, uno dei fondatori del cammino) che hanno dovuto farla così lunga visto che le tappe devono usare come riferimento delle cittadine, dal momento che far finire la tappa dove ora c’è un rifugio singolo, significherebbe mettere a rischio la tappa nel caso in cui chiudesse. E ci sta.
Solo che è decisamente infattibile 36 km in inverno, ma anche in estate per me… Fate voi!
L’ideale è dividerla in due e trovate senza problemi posti dove dormire nel mezzo (sia sul sito ufficiale che sulla guida sono indicate delle alternative per spezzare il cammino).
Personalmente ho percorso il tratto dall’Eremo di Montecasale a Sansepolcro, appena 8 km e vi allerto solo di badare bene alla discesa che è per i primi 10 minuti piuttosto ripida.
3 tappa
Dal centro di Sansepolcro a Citerna
Facile
Km 13
Tempo: 3 ore e 30
Dislivello a salire: 260
Dislivello a scendere: 120
Consigli tappa 3: la descrizione è in un post apposta. La tappa è breve e facile, per quanto molto su asfalto. Quando arrivate in direzione di Citerna la guida consiglia una piccola scorciatoia rispetto ai cartelli ufficiali. Se volete, valutatela (basta seguire la strada asfaltata).
4 tappa
Da Citerna a Città di Castello
Facile
Km 20,5
Tempo: 6 ore
Dislivello a salire: 668
Dislivello a scendere 791
Consigli tappa 4: accertatevi di avere l’acqua dietro visto che una bella parte è esposta senza ombra e c’è una salita lunga e progressiva.
5 tappa
Da Città di Castello a Pietralunga
Media difficoltà
Km 25 percorsi con variante strada
Km 31,5 percorso ufficiale
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello mio: almeno 3/4 km in salita, ma non so dirvi quanto.
Consigli tappa 5: valutate il vostro tempo e le vostre forze. 31 km si possono fare senza problemi se ci sono le ore di luce, ma sicuramente sono molto impegnativi. Direi moltissimo. La variante su strada si descrive già da sola, è meno scenografica e tutta su strada ma si risparmiano quasi 7 kmcammino di san Franceso paesaggi. cammino di san Francesco pietralunga
6 tappa
Da Pietralunga a Gubbio
Media
Km 26, 2
Dislivello a salire: 651
Dislivello a scendere: 712
Consigli tappa 6: nulla in particolare! Gambe in spalla, la tappa è bellissima, ma richiede impegno.
7 tappa
Da Gubbio a Valfabbrica, penultima tappa prima di Assisi
34,5 km quella ufficiale
26 km quella personale con abbreviazione e autobus che porta fino a Mengara
Difficoltà: sì!
Sentiero per la maggior parte del tempo e asfalto.
Impegnativa.
Dislivello: la tappa originale 1077, io ne ho fatti meno.
Tempo: per i 26 km ho impiegato 6 ore e 30 contando le poche pause.
Consigli tappa 7: attenti ai cartelli che indicano dei chilometraggi sbagliati e questo potrebbe crearvi difficoltà di gestione dei tempi. Dopo Gubbio a un certo punto indicava 20 km a Valfabbrica, ma in realtà i km reali erano 26! E c’è una bella differenza se si va a piedi. Altro consiglio, non mancate di dormire all’Ostello Francescano, e nel post completo vi dico anche il perché.
8 tappa
Da Valfabbrica ad Assisi
14,5 km
Facile
Dislivello a salire: 579
Dislivello a scendere: 515
Strada asfaltata e bianca
Tempo: 4 ore (5 se volete godervi ogni istante)
Consiglio tappa 8: andate lentamente, e siate certi di non distrarvi al momento dell’arrivo per potervi godere ogni singola vibrazione dell’anima!
Allegati