LO SCAFFALE
A cura di Antonio Carlo Ponti
30 settembre 2012
Una storia chiusa
Milano, Rizzoli, 2012, pp. 347, euro 19.
Un grande romanzo di una grande scrittrice. Di stringente attualità, di drammatica tempestività, come tema centrale, e uscito nell’anno che riconosce alla terza età un ruolo concreto grazie all’invecchiamento attivo e alla presenza degli anziani nella vita sociale, ancora utili in numerosi ambiti della vita delle comunità. L’autrice, classe 1946, ormai perugina d’elezione, qui vive da oltre venti anni – è stata vicesindaco di Perugia –, si è ritirata da un paio di anni in una casa di riposo, per vari motivi, famigliari ed esistenziali, ma soprattutto per ritrovare una dimensione di sicurezza e di solitudine positiva, lontano dai rumori, anzi dai frastuoni del mondo. Un po’ come chi entra in un convento, da laico, per salvarsi l’anima o la serenità dello spirito. L’autrice, israelita e figlia del noto storico dell’agricoltura e dirigente comunista Emilio, nella scelta razionale, e certamente sofferta, del ritiro dall’agone, nella scrittura ha la salvezza, e dopo una decina di libri, romanzi, con questo racconta la sua esperienza nella comunità, inventando dieci personaggi principali (tre uomini e sette donne) e le loro giornate di pensionati e di vecchi, chi incattivito, chi indifferente. Ma la visione non è drammatica, anche se a tratti amara, non a caso termina con i “collegiali” che intonano l’inno di Mameli, in una sorta di catarsi. Il libro è scritto magnificamente, affascinante e leggibilissimo nella sua concentrica e virtuosa visione del mondo e della vita.
Autrice del libro Clara Sereni