Bilancio di mandato 2009-2014
Focus / Il mercato del lavoroLa contrazione dell’attività economica del 2009 si è ripercossa sul mercato del lavoro che ha registrato una riduzione dell’occupazione e un aumento della disoccupazione e del ricorso agli ammortizzatori sociali, tra i quali in primo luogo la Cassa Integrazione Guadagni. Tale andamento, che evidenzia l’accentuarsi delle situazioni di criticità sul mercato del lavoro, inverte un trend positivo in atto da alcuni anni. Dal confronto con il resto del territorio nazionale appare evidente la presenza di un elevato tasso di occupazione che testimonia la capacità del tessuto produttivo di assorbire forza lavoro. Tuttavia, nel corso del 2009, per effetto dell’inversione dell’andamento economico, il mercato del lavoro perugino ha registrato una pesante contrazione, come testimonia il tasso di occupazione sceso al 64%. La distribuzione degli occupati per settore di attività evidenzia una minore incidenza rispetto alla media nazionale dei servizi (64,5% rispetto al 67% in Italia) e una più alta nell’industria (22,8% e 20,7%), nelle costruzioni (8,7% e 8,4%) e nell’agricoltura (4% e 3,8%), confermando la presenza di un sistema integrato e diversificato.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro nell’arco del quinquennio 2009-2013, nonostante il peggioramento legato alla crisi, a Perugia permane un tasso di disoccupazione medio significativamente inferiore al dato nazionale. Il tasso di disoccupazione nel 2009 si è attestato complessivamente al 6,5%, inferiore al 7,8% nazionale, mentre nel 2013 è salito al 10,5%, ma è risultato comunque inferiore alla media nazionale (12,2%). Dall’analisi per genere emerge una maggiore difficoltà per le donne a trovare lavoro: il tasso di disoccupazione per le donne nel 2009 si attesta al 8,8%, quasi il doppio di quello degli uomini, pari al 4,8%. Nel 2013 si registra un peggioramento che però penalizza meno le donne. Il tasso di disoccupazione per gli uomini raddoppia quasi e sale al 9,3%, per le donne cresce di tre punti percentuali e si attesta al 12%. Entrambi si mantengono inferiori ai rispettivi valori nazionali (11,5% e 13,1%)