DALL'EUROPA
30 settembre 2013
Le "app" per lo sviluppo delle Smart Cities
di Lorenzo Robustelli
Sviluppare le Smart Cities, oltre ai noti vantaggi sull'ambiente e sull'efficienza, può favorire la crescita e l'occupazione. Il volano sono le 'app' per i telefonini. Ne sono convinti e ci contano alla Commissione europea. Lo ha spiegato in un recente intervento a Bruxelles Neelie Kroes, l'agguerrita commissaria olandese all'Agenda digitale, cioè allo sviluppo tecnologico.
“I dispositivi mobili – ha spiegato lo scorso 5 settembre- mettono tutte le informazioni necessarie direttamente nel palmo della tua mano. Così è possibile conoscere le condizioni del traffico o controllare la bolletta della luce, sempre e ovunque”. Questi vantaggi non possono però esser goduti passivamente, “i cittadini non devono essere solo destinatari di informazioni, o semplici consumatori. Possono anche diventare creatori, sviluppando attivamente le proprie soluzioni”, ammonisce Kroes nel suo ragionamento. La commissaria cita uno studio uscito all'inizio di settembre che, dice “suggerisce che l'economia europea delle applicazioni per gli smart phone, le 'app', genera miliardi di fatturato e vale centinaia di migliaia di posti di lavoro. L'innovazione non viene solo da governi o grandi imprese, ma viene da una rete di piccole imprese creative, di piccole start-up: persone in grado di identificare i propri bisogni e di innovare per prenderne il controllo”. Secondo Kroes dunque “le applicazioni 'smart city' e gli strumenti di gestione non servono solo a dare l'illuminazione alla gente, ma a coinvolgerla, e consentirgli di fare la differenza”.
Ci sono però almeno sei necessità da soddisfare per sostenere questa innovazione. La prima, ha ribadito la commissaria, “il presupposto irrinunciabile per tutto il resto, è la connettività, la banda larga”. In secondo luogo, per innovare, “dobbiamo lavorare insieme”. Terzo punto: “dobbiamo sostenere gli open data. Le informazioni aperte delle amministrazioni pubbliche sono un ricco combustibile per l'innovazione”. In quarto luogo, “la chiave per la vera innovazione e la crescita e tra i nostri imprenditori e le start-up. E dobbiamo dare loro gli strumenti e le risorse di cui hanno bisogno”. Quinto punto: “abbiamo anche bisogno di guardare avanti. Per investire nella ricerca della prossima generazione di reti, il 5G”. Un'ultima cosa, si è poi raccomandata Kroese: il crescente utilizzo di Tlc “non può essere a scapito dell'ambiente. L'aumento di utilizzo di comunicazione mobile, l'utilizzo dei data center, hanno spinto nettamente verso l'alto il consumo di energia”, e dunque bisogna da un lato trovare il modo di ridurre i consumi complessivi e dall'altro trovare il modo di avere fonti sempre meno inquinanti.