ARTE, MUSICA & CULTURA
30 settembre 2013
Umbria scuola d’arte per i designers di domani
di Francesca Duranti
Designer, ovvero nuove figure sempre più richieste nel mercato del lavoro.
Accademie e scuole private svolgono attività di formazione e di orientamento agli studenti per consentire loro un adeguato approccio alle professionalità legate a questo mondo.
Il design è oggi profondamente radicato in ogni settore merceologico in termini di contenuti, linguaggi, codici espressivi e formali, aspetti tecnici e funzionali. Arredo urbano, progettazione di accessori moda, di automobili, di supporti informatici, sono solo alcuni dei campi dove il valore del design, è vertiginosamente aumentato negli ultimi anni. Le imprese di servizi di formazione al design come scuole e università specializzate in questo settore, dovrebbero essere incluse nel valore complessivo del design della nostra intera economia. In Italia esistono una grande quantità di scuole e università che formano le nuove leve di giovani designer. Achille Castiglioni (che pure insegnava Design) rideva quando parlava delle migliaia di designer che ogni anno si presentano alla ribalta della professione. Vico Magistretti considerava più importante avere alle spalle studi classici piuttosto che specialistici. Entrambi Architetti e Maestri riconosciuti del design Italiano. C’era del vero nel loro atteggiamento? Certamente si, perché il design ha molto a che fare con doti personali come la creatività, la capacità di fantasticare, la curiosità verso qualsiasi forma di intelligenza. Il design è in effetti un abito mentale, una visione delle cose e della vita e si è sempre designer, anche quando si dorme.
Il loro punto di vista era però segnato da un eccessivo individualismo che poco considerava l’importanza dell’ambiente; certo è che gli Enti della Formazione al design, oltre alla loro specifica missione, contribuiscono a generare quel climax ambientale sociale che prima si trovava solo a livello di piccoli circoli d’élite, squilibrando in questo modo il tradizionale rapporto di domanda e offerta tra imprese e designer. Queste condizioni oggettive favorivano la nascita di piccole imprese individuali volte all’autoproduzione di beni e servizi. Le nuove forme produttive e distributive legate al design erano del tutto sconosciute ai due Maestri i quali, oltretutto, non potevano immaginare le innumerevoli declinazioni che il design avrebbe assunto oggi nei diversi
campi d’applicazione. Ugualmente non potevano immaginare lo sviluppo tecnologico di questi ultimi anni così come la quantità di nuove professioni legate al design.
L’Umbria risponde a questa nuova esigenza formativa con tre importanti soggetti formativi: l’Accademia di Belle Arti di Perugia, il NID (Nuovo Istituto di design) e l’Istituto Italiano di Design.
L’ABA di Perugia non ha bisogno di presentazioni, é uno degli Istituti superiori di Istruzione Artistica più antichi d’Italia (1573), e nel suo essere sempre al passo con i tempi, dal 2012 ha inserito all’interno del programma didattico il corso di Progettazione Artistica per l’Impresa, attivato con grande passione dal nuovo direttore l’ing. Paolo Belardi, che ha come obiettivo di assicurare un’adeguata padronanza dei metodi e delle tecniche artistiche, nonché l’acquisizione di specifiche competenze disciplinari e professionali con particolare riguardo alla comunicazione, al disegno industriale, al design, alla moda. Questo nuovissimo corso si pone l’obiettivo di sviluppare le competenze progettuali e la pratica degli strumenti tecnologici espressivi tradizionali e della contemporaneità, che riguardano l’uso e la gestione dello spazio e i principi della comunicazione, formando diplomati che svolgeranno attività professionali
nei diversi ambiti pubblici e privati della progettazione. Il corso si sviluppa in tre anni conseguendo il diploma accademico di primo livello. Il corpo docenti è composto da professionisti
del settore e per il prossimo anno si prevedono nuovi docenti selezionati attraverso bandi pubblici. È molto interessante il capitolo riguardante workshop e visiting professors, promosse dall’Accademia, con figure di spicco del settore design e la partecipazioni a numerosi concorsi a livello nazionale. Uno degli incontri più interessanti previsto nei prossimi mesi è il Tecnodays-Off, Innovazione e design industriale, una giornata di dibattito su come ri-disegnare il design industriale attraverso le voci di numerosi esperti del settore. Per quanto riguarda le scuole professionali private, Il NID, è una delle prime realtà formative ad avere aperto in Umbria, ed è accreditata e riconosciuta come ente formativo dalla Regione. Nasce nel 1983 sotto il nome di “Istituto Europeo di Arti Operative” fondata dall’Architetto Bernardo Agostini. Dal 2008 ne curano la guida i figli, che con il loro ingresso hanno coniato per la scuola l’acronimo
“NID” (Nuovo Istituto Design). La scuola si compone di percorsi formativi di Moda, Interior Design, Grafica, Fotografia, Web Design, Illustrazione e Fumetto. I Corsi NID, riconosciuti e qualificanti, formano annualmente studenti appassionati di Design che, seguiti esclusivamente da docenti professionisti del settore, già durante il percorso didattico collaborano concretamente con importanti brands, partecipando attivamente a progetti e concorsi, che arricchiscono il loro curricula e portfolio. Solo nell’ultimo anno accademico ogni indirizzo formativo, ha riportato diversi successi, vincendo concorsi nazionali ed internazionali.
Fiore all’occhiello della scuola è la sezione moda, conosciuta dal pubblico per l’annuale sfilata estiva che si svolge sulla scalinata del palazzo dei Priori, arrivata alla 13° edizione, un evento molto importante che mette in relazione lo studente con la realtà della produzione. Proprio per la concretezza dei suoi programmi il NID riscontra feed back positivi da parte delle Aziende esterne, che richiedono annualmente la collaborazione e l’inserimento dei corsisti in ambito lavorativo. Il numero chiuso di quindici persone, la presenza obbligatoria, la didattica improntata ai metodi professionali, la cura della Comunicazione e la qualità del Portfolio di ogni allievo, sono le garanzie dell’alta formazione dei corsisti.
Gli studenti NID diventano così immediatamente consapevoli sia dell’importanza della formazione multi-tasking che dell’acquisizione delle tecniche, che dell’etica del prodotto.
L’Istituto Italiano design apre i battenti a Perugia nel 1999 con l’idea di coniugare “sapere” e “saper fare” una volontà graficamente tradotta anche nel logo: l’intelligenza umana (raffigurata dalla sfera) che incontra l’operatività (raffigurata dalla piramide). La proposta dell’Istituto Italiano design si sviluppa in quattro direzioni rappresentate dai corsi di formazione.
Il corso di Interior design, volto a formare professionisti nella progettazione e nell’allestimento degli spazi pubblici e privati, commerciali, residenziali e d’intrattenimento con particolare attenzione alla dimensione dell’exhibit. Il corso di Industrial design per la formazione di designer dell’oggetto industriale, progettisti in grado di contemplare le caratteristiche funzionali, fisiche, tecniche, estetico-formali e comunicative che determinano gli aspetti qualitativi dell’oggetto industriale in relazione all’uso e alle possibilità tecnologiche e produttive dello stesso.
Il Corso di Communication design che offre una formazione a 360° per i comunicatori del futuro, formando professionisti creativi e competenti capaci di gestire con efficacia i segni e i loro significati, le principali strategie di marketing per la produzione e la circolazione del messaggio e i percorsi di sviluppo offerti dalle tecnologie mediali. Il corso in Fashion Design diretto alla formazione di nuove leve professionali per il mondo della moda, fornendo gli strumenti per una “consapevole gestione” della creatività, dei meccanismi di progettazione, di realizzazione e comunicazione dell’abito o dell’accessorio di moda. Comune denominatore dei quattro corsi e perno della didattica è l’intento di creare un raccordo vivo e profondo con la dimensione delle imprese, per potenziare gli aspetti operativi e applicativi delle conoscenze. Solo nel 2013 L’istituto Italiano design ha ritirato al Salone del Mobile di Milano la menzione d’onore del contest Cristalplant per la categoria ambiente bagno outdoor/ settore contract con “Canyon” dello studente Mattia Trinari e ha stretto una collaborazione progettuale con l’azienda Pimar.