ARTE, MUSICA & CULTURA

12 settembre 2014

Oltre 150 centri culturali d’interesse in Umbria

di Chiara Ceccarelli

Su 92 comuni umbri, almeno 60 possiedono un museo, un sito archeologico o un monumento aperto al pubblico, per un totale di oltre 150 punti di interesse artistico. Numeri contenuti nell’ultimo aggiornamento effettuato dalla Regione, consultabili su http://www.beniculturali.regione.umbria.it sotto la voce “Temi - Musei e beni diffusi”. L’offerta culturale territoriale spazia dall’archeologia all’arte, dalla scienza all’etnoantropologia. In Umbria ogni paese, chiesa o piazza racconta una storia che parte da Umbri ed Etruschi, Romani e Longobardi, fino a toccare i capolavori del Medioevo, Rinascimento e vantare grandi maestri del Novecento.

Patrimonio diffuso che la Regione ha cercato di mettere in rete puntando su una politica di integrazione dei servizi museali. Rete aperta a tutti i musei, raccolte e siti di enti locali o di interesse locale. Al sistema museale dell’Umbria possono, infatti, aderire tutti i soggetti proprietari di collezioni, siano essi pubblici, ecclesiastici o privati. Attualmente, hanno ottenuto dalla Regione la dichiarazione di interesse per la fruizione pubblica 120 tra musei, raccolte o altre strutture, distribuiti sull’intero territorio regionale, così ripartiti: 82 appartenenti a Comuni o altri Enti pubblici; 30 appartenenti a soggetti privati; 8 ad istituzioni ecclesiastiche. L’obiettivo è applicare su larga scala servizi, provvedimenti amministrativi, soluzioni organizzative, indirizzi culturali, contenuti scientifici e supporti tecnici per ottimizzare i risultati gestionali dei musei. I musei che aderiscono al Sistema hanno un bacino di utenza di circa 700mila visitatori l’anno, svolgono attività didattica per le scuole, contribuiscono alla promozione integrata del territorio regionale attraverso la partecipazione alle diverse manifestazioni turistiche e sono sempre più coinvolti nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio culturale diffuso.