ARTE, MUSICA & CULTURA
31 dicembre 2012
La guida al contemporaneo in Umbria: uno strumento per il turismo e la cultura
di Massimo Duranti
È uscita la guida all’arte contemporanea della regione, uno strumento unico nel suo genere a disposizione degli operatori del turismo culturale.
L’avevamo annunciata su questa rivista lo scorso anno presentando un’ampia descrizione del volume - testato il gradimento di un pubblico raffinato come quello inglese in un incontro del marzo del 2012 all’Ambasciata d’Italia a Londra - ed ora, dopo la sua pubblicazione , UAC-Umbria Arte Contemporanea percorsi e luoghi , edita da Big Projet, considerata la sua unicità, merita di essere approfondita in due punatte, vista l’estensione del territorio, perché sarà uno strumento molto utile per incrementare quel turismo culturale del quale abbiamo estremamente bisogno. Non a caso questa guida, originariamente voluta dalla soppressa APT dell’Umbria e dall’Assessorato regionale alla Cultura e Turismo, è stata poi promossa da Umbria Culture, il Consorzio fra operatori del turismo culturale, da Sviluppumbria e confermata dalla Regione, assessorato alla Cultura e Turismo, che ha voluto il nuovo logo delle iniziative di qualità della Regione sulla copertina. Formato tascabile, centottantaquattro pagine, testi bilingue italiano/inglese (traduzione di Chris Adams), centinaia di illustrazioni a colori, grafica moderna, curata da una vasta equipe di giovani storici dell’arte e critici: Andrea Baffoni, Giovanna Brenci, Francesca Duranti, con la collaborazione di Anna Pelliccia, Antonella Pesola, Cristina Marinelli, Fabio Palmisano, Marino Capretti, con il coordinamento di Antonio Carlo Ponti e del sottoscritto, la guida ha richiesto anni di lavoro e di ricerche sul campo. Gli itinerari sono introdotti da una lunga illustrazione del territorio, conducendo il turista per mano e non dimenticando di citare tutte le emergenze architettoniche e quelle museali, a prescindere dalla datazione. Ci sono poi indicazioni di opere d’arte sparse e di spazi deputati costantemente o episodicamente all’arte contemporanea. La segnaletica distingue nelle otto cartine: Musei d’Arte Contemporanea, Parchi di sculture, Sculture all’aperto, Arte contemporanea in museo (cioè musei con sezioni dedicate al contemporaneo), Centri espositivi, Architettura contemporanea, Fondazioni ed associazioni culturali. Ai musei, parchi di sculture e architetture più rilevanti, la guida dedica specifiche schede descrittive e informative (ubicazione, orari, recapiti ecc.) corredate da immagini. Molto importante l’indice dei nomi e dei luoghi. Senza voler nulla togliere al ricco patrimonio artistico custodito nei nostri musei, che spazia soprattutto dal Medioevo al Rinascimento, esiste dunque una rete di luoghi e situazioni attente al contemporaneo che andava svelata. A partire da quelle ben note e celebrate, come i musei dedicati a Alberto Burri a Città di Castello, a quello di Palazzo delle Penna di Perugia per Gerardo Dottori e Joseph Beuys, al Museo di Palazzo Collicola a Spoleto dedicato a Giovanni Carandente, con opere di Leoncillo, ma anche dell’informale. Autentiche eccellenze che, pure, hanno bisogno di robusta promozione perché inadeguatamente frequentate. Questa rete di emergenze del contemporaneo è stata articolata nella guida in otto itinerari per consentirne una lettura e una loro praticabilità in una o più giornate. Che tradotto in termini turistici vuol dire costruire e proporre pacchetti per visite di uno o più itinerari, magari da abbinare alle grandi manifestazioni: Umbria Jazz, Festival dei Due Mondi, Eurochocolate, Festival del Giornalismo, Archifestival, Festival delle Nazioni, Sagra Musicale Umbra.. L’itinerario Alta Valle Tiberina Trasimeno, che da San Giustino arriva Panicale e Corciano, è caratterizzato da Alberto Burri con i suoi due grandi musei a Città di Castello di Palazzo Albizzini e Ex Seccatoi del tabacco, strutture private senza eguali nel panorama europeo, dedicate ad uno dei protagonisti dell’evoluzione artistica del ‘900 in Europa. A Città di Castello c’è anche il Museo civico che espone la Collezione Ruggieri di moderno e contemporaneo (G. de Chirico, C. Carrà, R. Guttuso, G. Dottori). Nella zona ci sono le Ceramiche Baldelli con esiti del ‘900 interessanti e, parimenti, le Ceramiche Rometti a Umbertide. A Corciano, Chiesa di San Francesco, si tengono mostre di contemporaneo tutte le estati per il Corciano festival. Rilevante il Campo del Sole a Tuoro sul Trasimeno con ventotto sculture dei più grandi artisti a livello internazionale. Alla Cerreta di Castiglione del Lago c’è un’azienda agricola con un ricco parco di sculture (Marotta, Carroli, Marangoni...). L’itinerario dell’Eugubino Gualdese parte da Gubbio col Parco Ranghiasci dove sono installate molte sculture della storica Biennale della Scultura (Spagnulo, Mattiacci, Staccioli...) in via di completamento – ci si augura. Al Museo civico Rocca Flea di Gualdo Tadino ci sono sezioni di ceramica anche contemporanea (triennale della Ceramica). In Assisi, fondamentale e poco visitata, considerata la ricchezza delle opere possedute, la Galleria d’Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana con dipinti di de Chirico, Rosai, Congdom, Rouault, Dottori, Carrà ... Mostre temporanee si tengono al Palazzo di Monte Frumentario di Assisi dove recentemente è stato ristrutturato il bellissimo Bosco di San Francesco con “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto. A Santa Maria degli Angeli, proprio davanti alla Basilica, c’è il Museo Pericle Fazzini con 50 opere scelte del celebre scultore. L’itinerario del Perugino, nell’introduzione cita ovviamente tutte le emergenze architettoniche, da quelle etrusche in avanti, e la Galleria Nazionale dell’Umbria, ma affronta subito la modernità con il Minimetro di Jean Nouvel e poi il Centro direzionale di Fontivegge di Aldo Rossi e Palazzo della Penna del Comune con il Museo Gerardo Dottori, un gruppo contenuto di opere, ma di tutte le stagioni, e le Lavagne di Beuys. E poi l’appena riaperto Museo dell’Accademia di Belle Arti con opere dell’800, ma anche di Burri, Dottori, Mafai... In città ci sono sculture sparse e la mediateca di Italo Rota; nei pressi l’Aeroporto San Francesco con la nuova aerostazione di Gae Aulenti. Da segnalare anche il Fuseum, a Monte Malbe, creato da Brajo Fuso, geniale artista della debrisart del secondo Novecento. Degli altri cinque itinerari si avrà modo di scrivere prossimamente.
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