VISIONI D'IMPRESA
27 luglio 2016
Leaf srl - Quando uno spin-off migliora un raccolto
STARTUP UMBRE / Video intervista a Mattia dell'Orto e Filippo Carletti
di Lorenzo Grighi
Fare agricoltura significa fatica, sudore, collo bruciato dal sole e mani consumate dalla fatica. Ma anche applicazioni, tecnologia, domotica, gestione analitica. Questi due aspetti del lavoro in campagna, oggi ormai importanti allo stesso modo, sono gli ambiti che Mattia Dell'Orto e Filippo Carletti, fondatori di Leaf Srl, stanno cercando di far vivere e crescere insieme.
La start-up è nata nel 2015 con l'obiettivo di sviluppare e introdurre nuovi sistemi di gestione nel modello di produzione viticolo. Partita all'inizio come progetto di sviluppo di sistemi innovativi all'interno dell'azienda Caprai, si è poi staccata per diventare un'impresa in proprio, visto l'alto numero di attività in ricerca e sviluppo che vengono portate avanti.
Tra i progetti che sono stati ultimati c'è un prototipo di atomizzatore a recupero di prodotto capace di ridurre il numero di pesticidi nel campo di oltre il 50%, evitando la dispersione nel suolo del prodotto chimico. Sempre nell'ultimo anno è stata costruita una macchina per effettuare delle semine in vigneto, differenziando la quantità e la qualità di seme in base alle esigenze del singolo appezzamento.
Queste innovazioni sono valse a Leaf Srl il premio dedicato alle start-up promosso da Panorama d'Italia, a dimostrazione che è possibile, anzi è necessario, far diventare la tecnologia un mezzo che aiuta chi la utilizza, come è diventata in molti altri aspetti della vita di tutti i giorni. La grande sfida per il futuro è, come spiega Carletti, quella di educare gli agricoltori a queste innovazioni, di renderle fruibili e quindi appetibili per un grande numero di lavoratori del settore. Un passaggio culturalmente difficile, che richiederà ancora molti anni, che va quindi accompagnato con la formazione di giovani pronti a sfruttare tutte le potenzialità di questi mezzi.
Videogallery